2005 . ECUADOR

Zigzagando per l'Ecuador

Il viaggio in Ecuador si è rivelato pieni di sorprese vuoi perchè non ci aspettavamo nulla di preciso data la mancanza di informazioni che giungono fino a noi e come sempre preferiamo decidere le tappe strada facendo.

Quindi già una visita al parco di Guayaquil si è trasformata in sorpresa alla vista dei grandi iguana che ti guardano comodamente appollaiati dagli alberi. Per poi scoprire a Montanita il paradiso dei surfisti e di altri backpacker che come noi preferiscono passare la giornata a vivere in mezzo ai locali, aiutandoli a ritirare le reti, a giocare a calcio con i bambini e sfidare a biliardo qualche avventore del bar.

Dopo qualche giorno di lento incedere tentiamo di avvistar balene navigando su una sgangherata barchetta di Puerto Lorez. Anche la visita alla capitale Quito ci ha permesso di avvicinarci all’essenza di questo gentile popolo, che da una parte ama passare il sabato sera bevendo fino a perdere la ragione per poi trovarsi la domenica mattina a far volare gli aquiloni dalla cima del "Panecillo”.

Proseguiamo verso il Quilotoa di cui ne ho parlato qui fino ad arrivare a Baños località famosa per le sorgenti d’acqua calda e le piscine termali. Comoda meta per escursioni discendendo le cascate del Rio Pastaza e addentrandosi nella foresta amazzonica.

Il viaggio prosegue a Riobamba e ad Alausì dove riusciamo a salire sul tetto del treno fino alla Nariz del Diablo. E dopo pochi minuti ci accorgiamo che non si è trattato di una grande idea visto che il treno parte alla mattina presto quando il freddo è ancora pungente fino a concludersi nel caldo torrido e soleggiato dell’agosto ecuadoregno, fortunatamente il panorama è sempre variabile e non annoia.

Ma, questo piccolo stato ha ancora in serbo una bella sorpresa, ovvero Cuenca da cui possiamo visitare la rovine di Ingapirca, prima di salutare l’Ecuador e proseguire il viaggio verso il Perù.