2010 . GIAPPONE

Hokkaido

La visita dell’Hokkaido è stato come un viaggio all’interno delle storie dei manga letti negli anni. Osservando gli studenti come se stessi leggendo Bokura ga ita o Kimi ni Todoke, camminando per la campagna come in Natsu no Sora, per poi intravedere il castello errante di Howl mentre sosta di fianco alla rive del lago.
Si perchè l’isola possiede una natura strepitosa, ricca di parchi naturali, montagne, fiumi e fantastici laghetti. Il ritmo è molto diverso rispetto a quello che si respira in Honshū. Persino a Sapporo si è pervasi da tranquillità e pace, soprattutto in agosto dopo aver bevuto qualche buona birra durante il summer festival :)

Per rendere più agevole il viaggio e poter esplorare meglio anche le zone più remote, decidiamo di affittare un’auto con la quale collezioniamo gaffe più o meno divertenti causate dall’errata decodificare della segnaletica giapponese.
Come sempre decidiamo le tappe strada facendo, a volte aiutati dalle immagini degli opuscoli turistici. Così conosciamo il costosissimo melone di Yubari, il vino e gelato all’uva di Furano, i prati in fiori a Biel. Passeggiamo nei boschi cercando di non incontrare orsi, nuotiamo in laghi gelati, andando a dar un’occhiata all’isola Russa di Sachalin dalla punta più a nord dell’isola.
Riusciamo persino ad incontrare gli Ainu gli abitanti originali del Giappone.
Dopo 15 giorni la prima parte del viaggio è giunta al termine, riconsegnamo la macchina e risaliamo sui nostri amati treni fino a Hakodate, poi in nave fino a Aomori per poi proseguire la seconda parte di questo fantastico viaggio fino a Minobayashi